Cosa ho imparato nel 2016
Aurora / dicembre 30th, 2016 / 0 Comment
Ogni fine dell’anno porta con sè i bilanci annuali, bilanci personali e lavorativi, insieme ad un pò di amarezza per un nuovo anno che è finito, un pò di paura per un nuovo anno da affrontare ma fortunatamente anche la voglia di rimboccarsi le maniche per fare meglio.
I bilanci servono, per capire cosa ha funzionato, cosa ha funzionato meno, cosa cambiare, cosa migliorare. E allora vai di bilancio con il mio 2016!
Sul mio instagram il #bestnine2016 mi dice che è stato un anno di bei progetti ed impegno costante.
In realtà è stato un anno di alti e bassi, di cambiamenti, di cose positive ed altre un pò meno.
Ho imparato che:
– è ora di smetterla di vedere i colleghi come concorrenti, ma iniziare a confrontarsi per crescere; e poi, alcuni dei lavori più belli del 2016 mi sono stati “suggeriti” da colleghi, con le loro parole di ammirazione;
– essere professionali è vitale, anche se questa professionalità a volte può essere vista come un essere troppo precisi e poco flessibili;
– il coworking è utilissimo: per ispirazione, per consigli, per evitare degli errori clamorosi, perchè 4 occhi sono meglio di due, per l’aiuto, per le pacche sulle spalle nei momenti bui, per la condivisione dei successi, per i caffè 🙂 ;
– se un cliente ti dice A, e l’anno dopo tu proponi A, sicuramente vorrà B se non C; – partecipare ad eventi fuori dal proprio raggio di azione può essere una sconfitta, ma una sconfitta positiva: ti porta a conoscere di nuove persone, nuovi contatti, nuove idee ed ispirazioni, e capire quanta gente più cazzuta di te c’è li fuori;
– voglio e devo concentrarmi di più sulla progettazione grafica e meno sugli aspetti amministrativi dell’essere freelance;
– senza un calendario di pubblicazione da rispettare, nonostante tutti i buoni propositi, il blog continua ad andare a farsi friggere;
– devo lavorare meglio e di più: si sa, non viviamo di aria, nè lavoriamo per puro vezzo creativo, quindi sì, il 2017 deve essere un anno migliore, quindi segue il punto successivo;
– devo propormi meglio e di più, farmi conoscere, arrivare a nuovi potenziali clienti;
– bisogna far assolutamente capire che dietro al costo di un servizio professionale ci sono nell’ordine: professionalità, creatività, precisione, studio, impegno, saper fare, tempo passato a creare un preventivo personalizzato, tempo passato a studiare le soluzioni migliori, tasse, tasse, tasse, ed ancora tempo;
– le paure puoi nasconderle sotto ad un tappeto, ma sono pronte a risbucare fuori come battufoli di polvere;
– avere una persona che ti appoggia sempre e comunque, che ti segue nei tuoi spostamenti verso market handmade lontani, senza un fine settimana di riposo, è una fortuna unica
Ma passiamo ai progetti realizzati:
Loghi, per i business belli come piacciono a me.
Partecipazioni di matrimonio, per delle coppie meravigliose.
Un rebranding del mio logo, della mia identità visiva e del mio sito.
Progetti editoriali, tra cui quello di un Ricettario e quello di una brochure per un Designer, che riuscirò a mostrarvi solo più avanti.
Type mural, perchè il brand passa anche dalle pareti.
Market handmade come non ci fosse un domani.
Ed in mezzo, biglietti da visita, campagne pubblitarie, etichette, volantini, manifesti, pagine…
Due viaggi, uno sognato da anni, in terra Irlandese e uno che mi ha fatto scoprire una meravigliosa parte della Puglia che non conoscevo.
Oltre ad un miliardo di altre cose, personali e non, che non sto nel dilungarmi a raccontarvi. 😉
Spero che per me il 2017 sia un anno di crescita e soddisfazioni, e del fare meglio, ed è la stessa cosa che auguro a tutti voi!